La scorta

... qui si tratta di brandelli frammenti che fendono l’aria girandole che intridono di rosso cielo e terra,la terra bucata, resti che da sempre in queste storie di violenza, di terrorismo, di mafia sono emersi, salvo rare eccezioni come: la scorta o la sua scorta o gli agenti di scorta il suo autista il carabiniere / il carabiniere ucciso / la moglie ...

la scorta - parole musica passo di danza  
testo l. miceli 
ricerche e regia i vastasi di v.s.   
con ugo fontana  e  laura miceli
rosalinda brancato          angela di francesca                                                                                               
gaia biondo  viviana gussio  fabrizio macaluso  sergio marino  rosanna rifino   
chitarra solista josé luis sottile - voce solista musica g. biondo - video g.biondo f.macaluso
 

Galleria foto: 
Hanno scritto di noi / dello spettacolo

Alla Terrazza della Corte delle stelle, in Cefalù, gremita come poche volte ci è capitato di vedere, sabato 19 luglio alle ore 21 ha avuto luogo un accadimento che ha investito molte forme artistiche per esaltare “LA SCORTA “  dedicata a quegli uomini e a quelle donne che hanno messo la loro vita al servizio di altri uomini e donne ad altissimo rischio per assolvere il loro dovere contro il crimine organizzato, volgarmente denominato Mafia.  E’ stato significativo non sentire squillare un cellulare per un’ora e mezzo circa, non avere notato annoiati andirivieni, i fotografi sono stati discreti, l’operatore video, quasi invisibile.
Era il tema a coinvolgere.  Il testo era rigorosamente centrato su documenti e video reperibili negli archivi e nelle teche o su dichiarazioni inattaccabili. Le ricerche sono dovute a Ugo Fontana e Laura Miceli due persone che si occupano di eventi, e arte figurativa da prima del 1968. In poche parole Fontana e Miceli con 7 dilettanti, 5 dei quali studenti universitari o lavoratori, hanno fatto vivere la scorta, in questa occasione quella di via d’Amelio, facendo uso di video che per essere uguagliati dovranno solo essere copiati, a cura di Fabrizio Macaluso, musiche originali di Gaia Biondo che ha anche cantato tre brani con l’accompagnamento della chitarra solista di Josè Luis Sottile (scoperta e rivelazione de “ i vastasi “ ), azione scenica di pittura d’azione e sgocciolamento di Marino , Biondo e altri; l’esprimersi delicato e sensibile di Gussio e Rifino se pur ancora acerbo, l’intervento di Di Francesca e Brancato.  E’ un bel gruppo quello dei giovani cresciuto all’ombra del Murialdo, il loro cammino è agli inizi e proseguirà in un futuro molto prossimo sul tema della guerra e della conseguenze che essa si lascia alle spalle da quel giorno lontano in cui fu sganciata su Nagasaki la seconda atomica.
L’impressione di ieri è stata quella di scoprire dopo lo scoppio dell’esplosivo che ha determinato gli eccidi di Capaci e via d’Amelio i frammenti della ricaduta, spezzoni di corpi e di vita soprattutto dei componenti “LA SCORTA” dei giudici Falcone e Borsellino, troppo spesso ignorati e  definiti, appunto, solo “la scorta”. Così sono venuti alla ribalta i nomi, i ricordi, gli episodi di vita, il carattere, il perché della scelta, estremamente consapevole, di scortare uomini ad altissimo rischio. Abbiamo negli occhi le immagini e le scritte del video, i volti posti in sequenza, con i dipinti.e nelle orecchie la musica forte, la voce e le voci drammatiche dei giovani protagonisti che ripetevano la sigla radio o mormoravano con un coro a bocca chiusa il motivo di una canzone della storia italiana. Ha completato l’evento la partecipazione dell’ispettore di polizia Santo Laganà che ha parlato delle scorte di cui ha fatto parte, la presenza dei Carabinieri del Comando di Cefalù, il ricordo che ha regalato Tina Montinaro, ricordo salutato da un lungo applauso di tutti gli astanti, in piedi. Ha presentato Giovanni Cristina, curatore degli Incontri d’estate, sotto l’egida del Comune di Cefalù.

---

dal blog 'Don Lappanio' - intervento e commenti (il blog non è più online)
"LA SCORTA" ALLA TERRAZZA DELLA CORTE DELLE STELLE  
21 Luglio 2008, 13:26  Pino Lo Presti
Ci è stato ricordato quasi tutto del quasi tutto che ci è stato dato di sapere sia della strage Falcone che, il 19 (16° anniversario) di quella Borsellino.
L’azione scenica che Laura Miceli e Ugo Fontana, dei “Vastasi di vicolo Saraceni”ci hanno proposto l’altra sera, assieme ai partecipanti al laboratorio di drammatizzazione e musica Sottile, Biondo, Brancato,Di Francesca e ai “ragazzi degli Artigianelli” Marino, Gussio, Macaluso, Rifino  ci ha voluto invece far rivivere una sorta di “interno” emotivo di alcuni di quei momenti, anche da dentro la Scorta: quella Scorta che fu - più di tutti noi - col cuore in prima linea e dal nostro per prima sconosciuta. Alcuni flash di dialoghi tra un pentito e il Giudice, tra i due Giudici, susseguirsi di Agenzie di Stampa, e altro intorno a quei pochi stralci letti di cronaca, assieme a tanta poesia e alla passione hanno indotto il numeroso pubblico ad trattenersi sin oltre la fine. La giovanissima Gaia Biondo ha composto la musica delle tre canzoni che ha cantato, su testi di Laura Miceli. Emozionato - un pò anche per il pubblico - ma soprattutto dalla solidarietà - che dire “di Corpo” può essere limitativo - tra uomini,  l’Ispettore Santo Laganà, della Polizia di Stato ha letto - prima dell’inizio dello spettacolo - le dichiarazioni che Antonio Montinaro  (un agente della scorta) rese ad una giornalista svedese (che riportiamo in allegato: Dichiarazioni di Antonio Montinaro) Alla fine, la sig. Montinaro ha fatto un breve intervento  un omaggio a nome di Cefalù.

Alcuni stralci dal Copione: Inizio, sottofondo: dal coro, voci di ricetrasmittenti la sigla della scorta di Falcone, tra disturbi e fruscii
- “...bianco senza luce, luce senza bianco  /  distanti  /  scagliate, frammentate schegge impazzite  /  che tracciano scie rosse  /  e gementi, e crudeli, e cruente...”
- “signor giudice, lei non ha paura? Ora tocca a lei di sicuro”!
“... io e te siamo nella stessa barca e indietro non si torna... chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.
...cosa facevamo noi, e soprattutto cosa facevano essi quel giorno? Qui si tratta di brandelli, pezzi che roteano a girandola che intridono di rosso cielo e terra, terra bruciata...
“...fu grazie a voi, i suoi ‘ragazzi’, scudo vivente, che potei scorgere quasi un sorriso su un viso annerito dal fumo...”
“... e la mia mano fu trovata su un balcone dei piani alti...”
 - (la memoria come riappropriazione della nostra Identità)
“Noi la famiglia  /  mogli, padri, fratelli, figli, madri  /  frammenti resti  /  dichiaratamente tali / nell’identità ricostruita dai posti deputati / quei Tg, quei giornali, quei talk show che c’è l’hanno negata  /  quasi sempre, anno dopo anno  /  si poteva fare di meglio /si poteva fare di più  /  soprattutto si potevano negare le ferie  /alla memoria  /  la balbuzie  /  che impedisce di pronunciare i nomi ...
“19 luglio 1992. Una mezza giornata di vacanza al mare il giudice e un gruppo di sei persone.  Domanda: darsi il cambio per pranzo o restare.  Risposta: restare  /  e trascorrere il giorno per intero  /  per andare in via d’Amelio, il giudice, si sa, ama andare a trovare sua madre... e via d’Amelio non è considerata obiettivo a rischio...”.    “Il fato...quanto gioca per gli uni e quanto tesse per gli altri: fili d’oro, fili bianchi, fili rossi, fili neri...”
- (il giorno del funerale)
“Siamo venuti col lutto al braccio  /  siamo venuti col cuore di rabbia  /  siamo venuti a fare la scorta  /  ai nostri morti  /  ma sono loro di scorta a noi  /  noi i morti viventi che continuano a stare  /  noi colleghi, cacciati di fuori  /  da altri chiamati da fuori  /  ...  /  noi il pericolo  /  noi il disordine  /  in mezzo agli orpelli delle alte cariche  /  noi cacciati fuori  /...  /  via le mani dalle nostre bare  /  dai nostri brandeli gocciolanti  /  e di tritolo ancora/fumanti/neri/combusti/via le mani da quelle toghe/stillanti...sangue”.
Alcuni momenti scenici







 

action painting sul “lenzuolo della memoria”

 

 
fosse solo stato per questa bambina del quartiere, rapita dietro un inutile cancello

 

sarebbe valsa la pena.
 

Commenti:
vale la pena leggerli tutti, come sono stati inviati da chi era presente, da chi non era presente e, soprattutto, da chi ha parlato “per sentito dire”.

21 Luglio 2008, 15:44 - Complimenti
complimenti sia per il tema trattato, sia per l'ottima interpretazione degli attori. Il tema, seppur molto delicato e forte, è stato apprezzato dagli spettatori presenti. Il luogo (La corte delle stelle), si presta benissimo a questo tipo di rappresentazione.
ancora complimenti a tutti gli attori.
Un piccolo appunto va fatto comunque, ma non agli attori, bensì all'amministrazione, il traffico del centro storico, almeno nel periodo estivo e fino ad una certa ora DEVE ESSERE INTERDETTO A CHIUNQUE!!!!!!!!! Tutti ne godrebbero.

22 Luglio 2008, 09:26 - Vergogna. Vergogna.
Vergogna. Vergogna. Vergogna! E ancora tre volte: Vergogna. Vergogna. Vergogna. Una per ognuno della Giunta. E si dovrebbe scrivere altre 20 volte Vergogna! Per ognuno dei Consiglieri comunali. Nella serata dedicata all'anniversario della strage di Borsellino non c'era nessuno! Ne Sindaco, ne Assessori , ne Consiglieri comunali. Nessuno della maggioranza, nessuno dell'opposizione. Mai Cefalù era sceso così in basso. Cefalù al disopra di tutto! Ma non fateci ridere! Daltronde da Amministratori che si sono persino dimenticati, per la prima volta nella storia, dell'anniversario di Spinuzza, che cosa ci possiamo aspettare? Nonostante siete stati democraticamente eletti io non mi sento rappresentato da nessuno di voi. Ne come cittadino ne tanto meno come giovane. Alcuni di voi avete fatto la campagna elettorale "sui" giovani e siete stati eletti perchè voi stessi lo siete, non abbiamo ancora, dopo un anno, sentito un solo intervento a nostro favore, nessuna proposta, magari relegata al 100 esimo posto nell' Ordine del giorno. Ieri sera alla corte delle stelle c'erano giovani che a titolo assolutamente gratuito hanno messo in scena con "I Vastasi" l'impegno e la volontà di combattere la mafia. Sono stati, loro sì, accanto ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine,intervenuti numerosi; esono stati i giovani insieme al pubblico a stringersi alla Vedova dell'Agente che è venuta a vedere lo spettacolo. Voi dove eravate? Vergogna!

22 Luglio 2008, 10:59 - Miegghiu vastasi ca lagnusi,
Miegghiu vastasi ca lagnusi, u sinnicu a giunta e chiddi da maggiuranza stavinu risurbiennu i probbremi di Cifalù o municipiu, chiddi da minuranza 'ntà sti manifestaziuoni nun ci annu iutu e mancu ci vannu. Ora ti pari ca sunnu minkia ca ci rurinu stu saziu a Giuvanni Cristina.
trentuno è stu misi !

22 Luglio 2008, 11:36 - ... mi fanno una pena
Li ho visti uscire io dal municipio ed erano tutti sudati, con tutti i problemi che avevano risolto e per giunta con l'aria condizionata guasta erano stanchissimi e se ne sono andati tutti a casa a riposare. Poverini neanche il tempo di partecipare alle manifestazioni! ................. Mi fanno una pena

22 Luglio 2008, 13:56 - la scorta
ma vi vorrei chiedere a voi che organizzate di queste manifestazioni (solo quando trovate uno spazio in un paese privo di un programma estivo sia culturale che di spettacolo) vi siete guardati in torno durante il vostro incontro con la popolazione? vi siete accorti di quanto spazio vuoto (/ deserto ) lasciato dai giovani e dai meno giovani durante la manifestazione;vi siete chiesti il perchè ; forse la gente e stanca di vedervi strumentalizzare le morti le stragi solo allo scadere delle ricorrenze. Vi siete chiesti se durante una sera d'estate in una località come Cefalù un residende o anche un turista voglia sorbirsci di questi spettacoli cosi............. o magari la gente viene in un posto cosi per distrarsi per divertirsi e perchè no anche ridere . ma pensate che in sardegna d'estate facciano manifestazioni per ricordare le vittime dell'anonima sarda; oppure a Roma le vittime della banda della magliana; o ai caraibi esci da un villaggio x guardare uno spetttacolo tipo il vostro? eppure credetemi li ai caraibi le stragi avvengono tutti i giorni ( di fame )eppure al turista offrono sempre il sorriso a roma le vittime non sono state meno imporanti delle nostre eppure li in ogni angolo di strada ( con vincoli per i monumenti esistenti ) la gente organizza tutte le sere,come pure in Sardegna in barba a tutto in tutte le spiagge o lidi si può organizzare.( a Cefalù solo creare problemi a tutti i giovani produttivi o magari spingerli ad investire la loro preziosa risorsa imprenditoriale in altri paesi vicini ).ma non credete che la gente voglia qualcosa di diverso durante le sere d'estate?
Ed allora datevi da fare non continuate cosi, non prendetevi il pensiero dell'amministrazione , dei consiglieri , del sindaco e cosi via. Del resto non vi erano neanche figure istituzionali recenti e meno. Ma sopratutto due passi a piedi fateli pure voi vip , autorità , falsi invalidi non c'e bisogno di arriavare davanti il luogo prescelto con l' auto. Le gambe sono uguali per tutti.Per questi vostri eventi direi pallosi riservatevi delle sere d'inverno , cosi la gente può apprezzare il vostro spettacolo . tanto le persone da commemorare vanno ricordate tutto l'anno e non solo nelle ricorrenze.E I GRANDI COME BORSELLINO FALCONE GLI AGENTI E TUTTO IL RESTO non hannoi bisogno di queste ipocrisie di facciato. Loro restano SCALFITI nei nostri cuori SEMPRE

22 Luglio 2008, 14:57 - Ah c'era il deserto?
Ah c'era il deserto?dalle foto non sembra, quelle con la signora Montinaro sono fatte alla fine dello spettacolo e la gente è ancora là.
Non vi va bene niente, per voi i giovani sono solo quelli che vanno in discoteca o pub e basta,se invece ci sono giovani che oltre a queste cose ,oltre a divertirsi che è pure importante, vogliono dare un segno di partecipazione nella società , e fanno teatro o leggono testi poetici o ricordano chi si è sacrificato per la nostra Sicilia,allora li accusate di strumentalizzare!basta, state zitti, se non vi piace nessuno vi costringe ad andare a vedere ma non dite certe cose,c'è un limite a tutto.

23 Luglio 2008, 17:14 - risposta al commento "La Scorta"
vorrei rispondere al tizio/a che ha scritto l'interminabile commento dal titolo "La scorta"... mi sono sforzata di leggerlo fino alla fine con la speranza di intravedere un barlume di intelligenza nelle sue parole...ma....niente. Buio.
La cosa più triste è che solo questo tipo di gente non riuscirà mai a farsi coinvolgere dalle cose, dai VERI problemi sociali. Scommetto che questo tizio sarebbe pronto anche a dire che "LA MAFIA NON ESISTE" , accusando chi si mette a disposizione GRATUITAMENTE per ricordare la strage di via D'amelio, di strumentalizzare le tragedie del nostro tempo.
Ti chiediamo scusa a nome di quei morti se sono saltati in aria proprio un giorno di Luglio d'estate. La prossima volta, vedremo se si può spostare in autunno, visto che tu e i turisti dovete divertirvi.
Ps. non è vero che ce ne ricordiamo solo il giorno dell'anniversario...c'è gente che al contrario di te, durante l'anno conduce ricerche, si impegna contro la mafia e cerca di ricostruire le tappe storiche che hanno dolorosamente condizionato la nostra terra, tutto questo proprio per dare il massimo in occasioni come questa, dove ci si riunisce per ricordare INSIEME...
PER FAVORE: ASTENERSI IPOCRITI. il vero ipocrita sei tu!!!!!!!!!!

23 Luglio 2008, 18:40 - la scorta
diceva Leonardo da Vinci (tradotto in italiano attuale) per chi parla per sentito dire : dalla bocca gli esce un fiato puzzolente come parlasse col didietro. Giufà.

---

dal blog L'Altra Cefalù (il blog è ora parte dello storico di Quale Cefalù: il comunicato)
23.05.992 – 19.07.1992 di mano in mano passa il testimone 23.05.2008 - 19.07.2008
24 Luglio 2011, 12:59 - Staff
​​

Comunicato della Associazione "I Vastasi di vicolo Saraceni"

19 07 11 Con le mani sul muro elastico della “morbistenza”, mai come nell’attuale tempo un
orrendo termine della pubblicità tv ha valore d’impatto, siamo qui a testimoniare, oggi appena trascorso il 19 luglio 2011, come tre anni fa 19 luglio 2008 che noi c’eravamo alla Terrazza della Corte delle Stelle con una fiammella tra le mani ad accendere il ricordo delle stragi di Capaci e via d’Amelio nell’assordante silenzio che durava a Cefalù da sedici anni. Delitti di mafia. Da Portella della Ginestra e anche prima, in poi. Abbiamo avuto in quell’occasione il privilegio di chiamarli ad uno ad uno o di proiettare su un lenzuolo i nomi di carabinieri, poliziotti, sindacalisti, giudici, sacerdoti, testimoni di giustizia loro malgrado uccisi per aver assistito a qualche tremendo episodio di mafia, per aver usato la radio quando Internet non esisteva, per non aver pagato il pizzo… Per dar voce alla legalità. Siamo per la pace e la legalità. Lo siamo da quando assumemmo il nome di “vastasi”, ritenendo di essere gli eredi diretti dei facchini di piazza Marina in Palermo, i quali , esclusi dai teatri della gente per bene si costruirono in quella piazza i casotti dove ogni sera, finito il lavoro, raccontavano le loro storie. Ebbero successo per 30 anni dal 1770 e fu tale che la gente per bene se ne impadronì e gli scippò tutto per portarlo nei teatri per bene a loro puntualmente ancora una volta negati. La storia , in seguito, rese il dovuto. Erano in molti quella sera di tre anni or sono ad ascoltare con rispetto e commozione la voce di un ispettore capo del commissariato di Cefalù, Santo Laganà, che parlava del”servizio di scorta” che egli conosceva per esperienza,e a tributare un omaggio ad una donna, Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, caposcorta di Falcone.

Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cusina, Emanuela Loi, Vincenzo LiMuli, ClaudioTraina

I brani che seguono sono tratti da “La scorta” 19 luglio 2008 Terrazza Corte delle StelleOmbra illusione vano simulacro Bianco senza luce luce senza bianco distanti scagliate frammentate schegge impazzite che tracciano scie rosse e gementi e crudeli e cruente e noi come sollevati su ali di aquile oltre il fragore la polvere … la fiamma siamo come aquile che incidono la volta senza nome senza peso senza corpo siamo …. Siamo la scorta 23 maggio 1992 Allunghiamo la mano Le nostre mani allacciate stringiamoci intorno al nostro giudice - Falcone e a sua moglie Francesca Morvillo, - magistrato,… avvolti in una nube dentro una voragine dopo pochi giorni neanche due mesi 57 giorni, per l’esattezza, 19 luglio 1992 un altro cerchio intorno al nostro giudice Borsellino in un cortile.

GIOVANNI FALCONE, PAOLO BORSELLINO, ANTONINO CAPONNETTO. GIUDICI antimafia per la LEGALITA' e la PACE
UN URLO PER L’ ITALIA E PER LA COSTITUZIONE

«La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra,bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità»- Paolo Borsellino,23 giugno 1992 -

L’ispettore capo Santo Laganà

L’ultimo appuntamento
Sei tu
Sono io
Vivi lontano
Da te
Per sempre
E non ritornerai
In sogno
Forse

Tina Montinaro

Notizie di agenzia
16.58 minuti e 20 secondi
e’ l’ora fissata dall’osservatorio geosismico
ore 17.16 il primo dispaccio di agenzia : attentato
ore 17.40 sul luogo dell’attentato le ambulanze hanno raccolto decine e decine di feriti
ore 17.50 nell’attentato e’ rimasto ferito un magistrato: una mano …e’ stata raccolta da terra
ore 18.01 periti 4 agenti della scorta nelle loro auto blindate efemismo di ….
ore 16.15 la conferma dell’uccisione: e’ certamente lui il giudice Borsellino il suo corpo carbonizzato con il braccio destro troncato di netto e’ nel cortile del palazzo i morti sono 5 tra di essi una giovane donna
ore 18.22 il corpo di emanuela loi e’ stato ritrovato in un giardino

ANTONINO CAPONNETTO …è tutto finito, è tutto finito…

 

Giovanni Falcone Buscetta lo avvisò: "L'avverto, signor giudice. Dopo quest'interrogatorio lei diventerà forse una celebrità, ma la sua vita sarà segnata.

Cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai.
E' sempre del parere di interrogarmi?".

IL GIORNO DEL FUNERALE
Il giorno del funerale in cattedrale, clima denso rarefatto momento di terrore, fuori clamore
Siamo venuti col lutto al braccio
Siamo venuti con cuore di rabbia
Siamo venuti a fare la scorta ai nostri morti ma :
sono loro di scorta a noi
noi i morti viventi che continuano a stare
noi i colleghi cacciati fuori da altri chiamati da fuori
che pure ci dicono spingete ragazzi spingete con cuore di furia rompete i cordoni che ci hanno ordinato e dalla cattedrale esclusi includetevi
noi gli invisi gli indesiderati col nostro cuore di rabbia ardente.
Noi pericolo (?) Noi disordine In mezzo agli orpelli delle alte cariche noi cacciati fuori noi gli allontanati
noi siamo i morti che camminano sulle gambe dei nostri morti” e i nostri morti vogliamo riavere ”
Spinte spintoni clamore e furia
Via le mani dalle nostre bare dai nostri brandelli gocciolanti e di tritolo ancora fumanti neri combusti
Via le mani da quelle toghe stillanti rosso sangue

 

guardiamoci intorno allora come oggi…

La terra o il cemento che ti accolgono /
non fanno differenza tra imbroglione o imbrogliato carnefice e vittima eroe santo subito doppiogiochista
applausi fischi nelle chiese
nelle chiese dove gli applausi sono battuti da mani dolenti e contratte e mani ancora sporche di polvere da sparo di tracce di esplosivo o mani tranciate di netto che scrivono col sangue il proprio nome
non vogliamo applausi non vogliamo discorsi domande a chi non c’era
Luci Trombe Fanfare Medaglie Promesse quasi mai mantenute

Silenzio

e … ora di fare mogli figli padri fratelli madri gente comune
vogliamo che la memoria s’impadronisca di noi vogliamo che s’involi da noi lasciando dietro
inalterabili di noi i giochi ( giochi ? ) giochi di fuoco
degli artificieri e la vita vita vita nostra
non monumenti noi e basta basta più basta più.
Punto fermo ricominciamo da qui oggi.

Giochi mai giocati sempre da “la scorta” :

Per quei bambini che oggi sono grandi e per i grandi che lasciai già grandi
voglio cantare / cantare mentre ne ho la voglia / sono trascorsi per te i giorni e gli anni / sono i giorni passati i miei rivali
Trotta trotta cavallo di legno con / quel bel cavalier sulla groppa / Trotta trotta se arrivi a quel segno per un fiato lo riesco a sfiorare /
Trotta trotta cavallo di legno / mentre cresce e mi lascia a guardare / Su galoppa galoppa galoppa un attimo insieme noi vogliam come il vento volar su galoppa galoppa galoppa ….
Dagli zoccoli raccogliere scorie nel cielo
E polvere e luccichio nei rigagnoli / Musica senza note dissonante
nel palmo fra le dita fermare un momento così (tra virgolette) “ ………………”

Oggi tornate qui state con noi

Claudio Traina che dal Brasile / in mezzo a questa storia / avevi messo la tua compagna e il tuo bimbetto che non aveva un anno / e li hai lasciati / troncando di netto
E tu Eddie Walter Cusina / tu a questa terra di Sicilia non appartenevi / E avevi ottenuto il trasferimento per tornare su al nord / tu all’ultimo momento chiamato / Non dovevi essere nella scorta / Hai mischiato al fuoco vero / I tuoi rossi capelli di fiamma / Tu che a Trieste hai fatto ritorno/ Per un giorno / stai vicino a noi Qui in Sicilia / Oggi
E tu Vincenzo che avevi fatto la richiesta / Richiesta personale / Per far parte della scorta / Eri il più giovane Vincenzo Li Muli / E per tua madre una sorte feroce / Alla TV l’annuncio / il tuo nome / e resta soltanto di abbracciare il legno / se dentro c’è qualcosa / dalla porta / sono usciti i tuoi ventidue anni / lì sulla soglia sono restati / ora i tuoi anni di legno vestiti / sono nel legno che portano a spalla / non altro / non altro
E tu Agostino Catalano che eri il più “grande” quello con maggiore esperienza
E tu, l’unica donna della scorta / Vai Emanuela vai / a fare la scorta / che non hai fatto nemmeno il corso / vai Emanuela a fare la scorta più a rischio del rischio / coi tuoi acerbi anni / bella come il sole / sole e vento della tua terra / Vai Emanuela vai / La più leggera era la tua bara / E hai pagato perfino il trasporto / Un soffio in volo per la Sardegna / contrassegno
 

E adesso un debito sommesso: grazie, nel reboante clangore del risuonare della domanda reiterata circa il silenzio che durerebbe da diciannove anni a Cefalù, grazie pertanto ad Angela Di Francesca che non ha dimenticato, grazie a Pino Lo Presti che ha riproposto il servizio e le foto pubblicati nel 2008, grazie a Gaia Biondo che,nel 2011 per ragioni tecnico logistiche, non ha potuto riproporre la canzone per la quale aveva composto la musica, grazie a Giovanni Cristina ideatore e realizzatore degli Incontri d’estate 2008 all’interno dei quali fu realizzato il nostro intervento. E ancora grazie a Master che realizzò un bellissimo video.

Grazie al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cefalù e all’Ispettore Capo Santo Laganà, grazie a Tina Montinaro, per la loro presenza e testimonianza.
Non abbiamo inserito le nostre immagini, visto che oltre ad Angela e Gaia, non c’era nessun altro, e …. “ avanti,fantasmi, carica” ( sempre dal testo), ma quelle dei video frutto delle ricerche dei vastasi e unicamente di essi, tratte da opere di Mario Ceroli, Michelangelo Pistoletto, Giulio Turcato, Mimmo Rotella, e le foto di Pino Lo Presti.

 

Noi abbiamo passato il testimone per una continuità della memoria di chi non c’è per aver dato la vita per la legalità, per la lotta alla mafia, per la pace.
E continuiamo a impegnarci I vastasi di vicolo saraceni Ugo Fontana e Laura G.Miceli